
di Antonio Sacco
Rieti, 21 giugno 2025 – Una nuova era nella cura dei tumori ha preso il via al Reparto di Radioterapia Oncologica dell’Ospedale De Lellis di Rieti. Dopo vent’anni di attese, il secondo acceleratore lineare True Beam è finalmente entrato in funzione. È una notizia di rilievo per la sanità pubblica reatina e per tutti i pazienti che, giorno dopo giorno, affrontano la battaglia più delicata della loro vita.
Tecnologia di ultima generazione, alta precisione, diagnostica avanzata: tutto parla di futuro. Ma in questo futuro c’è spazio anche per qualcosa di antico e profondamente umano: la musica.
🎧 La cura invisibile: Musikologiamo e il progetto “Musica in Ospedale”
Nel cuore di questa rivoluzione scientifica, si inserisce un progetto silenzioso ma potente: Musica in Ospedale, promosso dall’Associazione Musikologiamo APS, realtà culturale reatina attiva da oltre vent’anni. L’obiettivo è chiaro e ambizioso: umanizzare i percorsi di cura attraverso il linguaggio universale della musica.
Nei corridoi del reparto, tra una seduta e l’altra, non è raro ascoltare arpe leggere, note jazz, canzoni della memoria che riaffiorano nei sorrisi dei pazienti e negli sguardi dei familiari. Non si tratta di semplici intrattenimenti, ma di interventi mirati, concertati con il personale sanitario, per ridurre lo stress, accompagnare il dolore, restituire dignità.
“Ogni nota è una carezza, ogni brano è un ponte tra la medicina e l’anima”, raccontano i volontari di Musikologiamo, che insieme a musicisti professionisti hanno reso questo progetto uno dei più significativi esempi di umanizzazione della sanità nel Lazio.
🔬 Tecnologia e tenerezza: due ali della stessa speranza
Il primario del reparto, il dottor Mario Santarelli, ha sottolineato come l’inserimento del secondo acceleratore lineare rappresenti un passo decisivo per la precisione terapeutica, soprattutto nella cura dei tumori solidi. I numeri parlano chiaro: oltre 980 pazienti trattati dal 2021, con risultati che posizionano il De Lellis tra i centri oncologici d’eccellenza del Centro Italia.
Ma lo stesso primario non dimentica il valore del contesto umano: “L’innovazione tecnologica deve sempre camminare insieme al benessere psicologico. La musica aiuta a sentirsi accolti, meno soli, più forti.”
E così succede che, mentre una macchina di precisione combatte le cellule tumorali, una voce, un pianoforte o un semplice brano diffuso in filodiffusione aiuti a tenere accesa un’altra forma di resistenza: quella della speranza.
🌿 Il suono che guarisce: una visione condivisa
Il progetto “Musica in Ospedale” ha ricevuto l’apprezzamento delle istituzioni locali, delle famiglie e degli stessi pazienti, e proseguirà anche nei mesi a venire, affiancando l’attività sanitaria con nuovi appuntamenti musicali, incontri interattivi e laboratori d’ascolto.
Musikologiamo, con il sostegno di partner culturali e radiofonici, continua così a seminare bellezza nei luoghi dove più serve. Perché se è vero che curare significa anche accogliere, allora ogni nota suonata in corsia è una piccola rivoluzione gentile.
🎼 Perché, in fondo, la musica non è solo arte: è un modo per restare umani.
