
Rieti, 22 giugno 2025 – In una delle cornici più affascinanti del centro storico reatino, la Chiesa di San Rufo si è trasformata in uno scrigno sonoro vibrante e suggestivo, accogliendo il pubblico per uno degli appuntamenti più toccanti della XXXI edizione della Festa Europea della Musica a Rieti. Protagonista assoluto della serata: il flauto traverso.
Organizzato dall’Associazione Culturale Musikologiamo APS, con il supporto della Misericordia di Rieti e del Gruppo Frates Donatori di Sangue, l’evento ha rappresentato un inno alla bellezza, alla giovinezza e alla musica come linguaggio universale e senza tempo. Il concerto ha preso vita alle 21:00, immerso tra le volte decorate e gli stucchi barocchi della chiesa, accompagnato dal silenzioso stupore di un pubblico attento e commosso.
A salire sul palco, o meglio, a disporsi in un ampio semicerchio di fronte all’altare maggiore, una ventina di giovanissimi flautisti, guidati con maestria e umanitĂ dal prof. Sandro Sacco, docente presso l’I.C. Minervini-Sisti. Con in mano il loro flauto – strumento poetico per eccellenza, capace di accarezzare l’aria – hanno attraversato secoli di musica, passando dalla raffinatezza barocca all’intimismo classico, fino ad arrivare a incursioni piĂą moderne, sorprendendo per maturitĂ e passione.
Tra i protagonisti: Leonardo Biasone, Sara Carlucci, Marco Cenciarelli, Mattia Cunese, Giorgia Dell’Uomo D’Arme, Davide Di Fazi, Giosuè Di Lorenzo, Manuela Di Rocco, Ludovica Fabiani, Giulia Guillaume, Flaminia Maria Lallo, Maria Orsini, Cecilia Paniconi, Maria Rosati, Luigi Santoprete, Mattia Sinibaldi, Fausto Michele Tarquini e Matteo Tofani. I loro nomi letti uno ad uno sembrano comporre una partitura collettiva, una sinfonia di dedizione, studio e sogno.
Ad accompagnare i ragazzi al pianoforte, il M° Paolo Paniconi, la cui sensibilità ha saputo sostenere e valorizzare ogni nota, mentre la serata si è arricchita della voce calda e coinvolgente della cantante Maria Rosaria De Rossi, che insieme al Musi’ Trio (Paniconi, Sacco e De Rossi) ha donato momenti di grande intensità emotiva. Un connubio artistico che ha fatto vibrare la platea.
Alla fine del concerto, lunghi applausi e visi illuminati hanno testimoniato la riuscita perfetta di un evento che ha saputo coniugare formazione, emozione e valorizzazione del talento giovanile. La musica, come sempre, è stata il filo rosso capace di unire generazioni e cuori, in un dialogo senza parole ma ricco di significato.